sabato 24 novembre 2012

Raccolta firme per salvare il Tribunale di Bassano del Grappa. Raccolta firme del 24 e 25 novembre

Dalle 8.00 alle 13.00 di fronte al municipio di Asiago e lunedì dalle 8.00 alle 13.00 presso l'Ospedale di Asiago vi sarà la raccolta firme per salvare il Tribunale di Bassano Del Grappa.

domenica 18 novembre 2012

Raccolta firme per salvare il Tribunale di Bassano del Grappa.


Oggi
dalle 8.00 alle 13.00 di fronte al municipio di Asiago e lunedì dalle 8.00 alle 13.00 presso l'Ospedale di Asiago vi sarà la raccolta firme per salvare il Tribunale di Bassano Del Grappa, tutti i residenti sono caldamente invitati a partecipare. Analoga iniziativa verrà realizzata nel Comune di Roana (con punto di raccolta anche a Canove e Treschè Conca) domenica 25 novembre dalle 10.00 alle 12.30

venerdì 16 novembre 2012

Raccolta firme per salvare il Tribunale di Bassano del Grappa

. Domani dalle 8.00 alle 13.00 di fronte al municipio di Asiago e lunedì dalle 8.00 alle 13.00 presso l'Ospedale di Asiago vi sarà la raccolta firme per salvare il Tribunale di Bassano Del Grappa. Analoga iniziativa verrà realizzata nel Comune di Roana (con punto di raccolta anche a Canove e Treschè Conca) domenica 25 novembre dalle 10.00 alle 12.30. Tutti i residenti sull'Altopiano sono caldamente invitati a partecipare.
News inserita alle 19.20 di venerdì 16 novembre

lunedì 8 ottobre 2012

MADE IN ..........GOLF

…un altro tassello nel mosaico del Golf Impery. Con tutti i luoghi che si potevano scegliere per la prima edizione del MADE IN MALGA, quella del Golf club di Asiago, pare la meno opportuna.
Non solo perché tutto sembra convergere, in modo monotematico, in direzione Golf bensì anche perché le prospettate nuove aree a Golf  nel PAT sono destinate  a  sottrarre decine e decine di ettari di pascoli all’agricoltura e all’allevamento del bestiame.
Nulla di preconcetto verso il  Golf, bensì intenzione di dare il giusto valore alle cose.


(cliccare sull'immagine per ingrandire a piena pagina)

lunedì 30 luglio 2012

Emendamento presentato dal consigliere Maurizio Rossetto sull'applicazione avanzo di amministrazione 2011

(Art. 31 del Regolamento del Consiglio Comunale)
Consigliere Maurizio Rossetto eletto presso il Comune di Asiago ed appartenente al Gruppo Misto

 Oggetto: emendamento alla proposta di delibera del consiglio comunale del 18/07/12 n° 35, avente ad oggetto “applicazione dell’avanzo di amministrazione anno 2011 – 4 ^ variazione al bilancio di previsione esercizio 2012

Premesso che:

·         tra le spese di investimento vengono destinati € 38.000 per l’esecuzione di uno studio fattibilità di un centro benessere;       
·         la costruzione di un centro benessere potrebbe implicare il congelamento di una parte del bilancio per molti anni, circostanza, con le prospettive negative attuali, assolutamente da evitare;
·         il nostro ente comunale non ha capacità di accendere nuovi mutui a causa dei noti stringenti vincoli della Legge stabilità, in particolare con riferimento al rispetto dei parametri per l’anno 2014;
·         il programma della LISTA CIVICA “PROGETTO VIVA ASIAGO!”, quanto alle opere da compiersi a medio termine prevede la costruzione di un palazzetto polifunzionale dello sport nell’area del Millepini e che, in funzione di tale progetto, erano già stati sostenuti i costi da parte del Comune;
·         per la zona situata nelle immediate adiacenze del Millepini, dietro allo stadio del ghiaccio,  esiste un progetto analogo per la realizzazione di un centro benessere da parte di privati; che tali due iniziative, quella comunale e quella privata, andrebbero a porsi in potenziale conflitto l’una con l’altra;
·         lo stanziamento di € 38.000 in questo particolare momento storico per tale fine si rivela inopportuno rispetto ad altre esigenze prioritarie;

Rilevato che

·         lo stanziamento di € 15.000 per la progettazione della strada Sasso - terzo stralcio appare insufficiente al bisogno, a fronte di un’opera del costo di € 600.000, come da programma triennale delle opere pubbliche, in relazione ai costi di progettazione e ai costi di intervento dei due precedenti stralci di € 300.000 ciascuno;
·         la modifica della destinazione di € 100.000 da “Intervento per l’impianto di pubblica illuminazione” a Intervento su “Rotatoria in Via Verdi”, con conseguente previsione di finanziamento dell’intervento di illuminazione pubblica mediante assunzione di mutuo, per pari importo, alla luce della Legge di stabilità pregiudicherebbe la fattibilità di tale intervento sulla pubblica illuminazione;
·         alla luce di quanto sopra, si ritiene opportuno provvedere allo stanziamento di fondi propri, seppure in misura limitata, per dar certezza e garanzia all’intervento sull’illuminazione pubblica.

Tanto premesso e rilevato, si propone il seguente emendamento:

·         eliminare la voce e il relativo stanziamento per lo Studio di fattibilità del Centro Benessere per € 38.000,00;
·         prevedere lo stanziamento di € 28.000 nel capitolo “Pubblica illuminazione” e ridurre l’importo a mutuo di pari importo, oltre a inserire la modifica nel programma triennale delle opere pubbliche;
·         rettificare in aumento la Progettazione per la strada di Sasso - terzo stralcio di € 10.000 e portare il fondo a
€  25.000,00.
Si rimanda al responsabile del servizio ragioneria tutte le necessarie  modifiche al fine di adeguare il Bilancio all’emendamento presentato.
Asiago, mercoledì 25 luglio 2012
Maurizio Rossetto

venerdì 13 luglio 2012

Riceviamo e pubblichiamo il manifesto degli "indignati di Sasso"

La vicenda si è conclusa bene, con le sentite scuse del sindaco per l'accaduto ed i manifesti tolti. Ma qualcosa si è mosso, stando alle dichiarazioni del sindaco la strada sarà ultimata nel 2013. Aspettiamo quindi fiduciosi....

venerdì 15 giugno 2012

Fallimento meritato?

Fallimento meritato? periodo nero per l'Italia, con tassi alti di disoccupazione e politiche che non mirano alla crescita ma solo alle tasse senza nessuna visione alternativa dello sviluppo. Ma la parte piu' deludente è che non vi è rabbia. RABBIA. La rabbia di chi dovrebbe scendere in piazza per far dimettere classi politiche che ci hanno governato così male.. invece ecco.. si discute al bar del pareggio dell'Italia con la Croazia, come se questo sia meritevole di prendersi a schiaffi negli stadi O di tifare come una Fede.. tutti di fronte alle tv a vedere queste piccolissime partite...intanto il fallimento continua.. inesorabile. Perdiamo pezzi di produzione, la moneta vale sempre meno. Aspettiamo, inermi, le elezioni in Grecia. I "vate" del capitale corrono con valige piene di moneta "debole" in svizzera....è solo l'inizio... e c'è ancora chi in montagna pensa che i campi dal golf salveranno l'Altopiano.. ecco si sempre il gioco.. gioco del Golf ed i loro pseudo ventur capital.. mentre le grandi opere che già ci sono o sviluppo della mobilità dolce è completamente dimenticata.. la Calà del Sasso ed il suo abbandono sono il simbolo di questo macello ed incapacità...senza parlare di sentieri di confine con Gallio , dove passa la Grande Rogazione, ristretti nella visione da gigantesche aree a seconde case.. sempre per il gioco..forse ci meritiamo di fallire....stay tuned

giovedì 7 giugno 2012

Lettera di risposta alle dichiarazione del sindaco Andrea Gios sulle dimissioni da consigliere


Mittente: Ivan Baù


Egregio direttore,
in merito alle dichiarazioni del sindaco di asiago Andrea Gios sulle mie dimissioni da consigliere comunale riportate nel giornale ne “l’Altopiano” del 26 maggio 2012,  vorrei precisare quanto segue.
In primo luogo ribadisco che le mie dimissioni non sono assolutamente legate ad una presunta incompatibilità da parte mia in quanto assegnatario di un’area Peep, come dichiarato dal sindaco ma hanno motivazioni politiche e amministrative che nascono da profonde divergenze su alcune scelte operate dall’amministrazione, che io non ho condiviso. Non entro per ora in questo ambito perché il sindaco non ha toccato questi argomenti nella sua dichiarazione, ma da quando ho iniziato a mettere in discussione le lottizzazioni a seconde case dei Golf (zona Zocchi e zona scogli delle Ave), tutto è cambiato. Da quel momento è iniziata una politica volta alla delegittimazione della mia persona.


In merito alla mia partecipazione al bando del Peep di via Ebene voglio rendere noto che prima di partecipare mi sono informato se potessero esistere condizioni di incompatibilità, dato che allora ricoprivo sia  il mio ruolo di consigliere che di assessore. Ho trovato un  parere del comune di Trieste del 2 agosto 2010, in relazione alla vendita di un terreno comunale al sindaco, che, citando alcune sentenze conclude: “ …pur considerando il particolare soggetto acquirente  non si evidenziava alcun potenziale conflitto di interessi tra acquirente e venditore.”Questo parere mi ha indotto a partecipare serenamente al bando in quanto esclude ogni ipotesi di conflitto di interesse. Inoltre prima di partecipare al bando chiesi esplicitamente di persona al Sindaco se avessi arrecato danno all’amministrazione. Mi fu risposto serenamente che è un bando e tutti i cittadini possono partecipare, non avendo un consigliere i diritti menomati.

Per ulteriore precauzione mi sono astenuto dal partecipare alla discussione e votazione da parte della giunta comunale sia del bando di concorso (Numero 78 del 11-05-2010 avente per OGGETTO:  APPROVAZIONE BANDO PEEP COMPARTO EBENE SUD - AMBITO IV a), sia dell’APPROVAZIONE GRADUATORIA DEFINITIVA PIANO PEEP EBENE SUD (deliberazione Numero 165 del 05-11-2010, N.B. a quella data, inoltre, avevo già rassegnato le mie dimissioni da assessore del comune di Asiago).
Inoltre, sulla questione, esiste un parere dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), che ha risposto in data 15-02-2011 e, pur affermando che “La questione è controversa e di dubbia soluzione”, cita la sentenza della Cassazione Civile, Sez. III, 21 agosto 1985, n. 4464 e conclude con queste parole “Questa sentenza sembra infatti dire che sono colpiti dal divieto solo coloro che nell’esercizio di una pubblica funzione partecipano alla procedura di alienazione del bene (ed è probabile che il Consigliere non abbia preso parte a tale procedura).” L’assegnazione del lotti poi non è possibile farla a giorni, dato che la lottizzazione è ancora in corso e prima di essa viene solitamente almeno definita l’area con un frazionamento, senza contare che il terzo bando è ancora aperto.


Nessun consigliere comunale e nemmeno il sindaco hanno posto al consiglio la questione della mia incompatibilità, dato che hanno anche approvato la graduatoria con il mio nome, considerando quindi nei fatti legittimo il mio comportamento nella questione dell’assegnazione di un’area Peep.
Vorrei infine precisare di non aver recato alcun danno ad eventuali cittadini che volessero concorrere al bando in quanto a tutt’oggi risultano non assegnati 4 lotti su 18 pur essendo l’amministrazione giunta al terzo bando e avendo avuto anche la possibilità di varialo per ben due volte. D’altronde io sono convinto che tutti i consiglieri hanno il diritto di partecipare alle iniziative dell’amministrazione come qualsiasi altro cittadino, a meno che le disposizioni di legge non lo vietino. Per questo motivo ho partecipato in piena trasparenza e correttezza con il nome di .....Ivan Baù.



venerdì 18 maggio 2012

Lettera di dimissioni dal consiglio comunale di Asiago di Ivan Baù


Mittente: Consigliere della Citta di Asiago Ivan Baù
Pregiatissimo Presidente Sig. Augusto Brugnaro,
con profondo rammarico presento alla S.V. la sofferta decisione, sulla quale ho riflettuto a lungo, di dimettermi dall’incarico di Consigliere Comunale. Gli otto anni che ho trascorso in questo consesso hanno rappresentato per me, non solo una forte e costante ragione di impegno personale al servizio di tutti i cittadini, ma anche un’importante opportunità di crescita e di maturazione personale.
Oggi, per quanto mi riguarda, non ricorrono più i presupposti per proseguire la mia attività all’interno del consiglio comunale (visto che già nel giugno 2010 ho rassegnato le dimissioni da assessore), dal momento che mi trovo a fare i conti con il venir meno del senso di appartenenza al gruppo consigliare nel quale sono stato eletto, che dovrebbe trovare il suo punto di forza nella condivisione di quel programma di mandato, con il  quale  ha ottenuto dagli elettori un ampio consenso e il compito di amministrare la città di Asiago.
Negli ultimi mesi si sono verificati dei fatti che hanno rappresentato una svolta, a mio giudizio, negativa nelle scelte del gruppo “Progetto Viva Asiago” e negli atti amministrativi conseguentemente adottati. Prima di tutto voglio ricordare di aver spesso sollecitato, assieme al consigliere comunale Maurizio Rossetto, un maggior numero di incontri di maggioranza per discutere e approfondire i temi più importanti della vita amministrativa della nostra città; ma queste sollecitazioni sono state sempre disattese. Così, tanto per fare un esempio recente, un’amministrazione, a mio parere chiusa in sé stessa e fatta da poche persone, ha deciso il finanziamento di un’opera che, per quanto utile,  non risulta né prioritaria, né conveniente per i cittadini di Asiago in questo periodo di profonda crisi economica. Mi riferisco agli 800.000 euro, completamente a carico del comune di Asiago, stanziati per la realizzazione di un impianto fotovoltaico. La conseguenza di questa scelta è che resteranno  congelati lavori ed opere pubbliche indispensabili per tutta la popolazione, quali strade, marciapiedi e strutture per la sicurezza: tutto questo verrà rimandato chissà per quanto tempo.
Un altro motivo di delusione riguarda l’Asilo di Sasso, dove ancora oggi, nonostante la raccolta di  130 firme di cittadini di questa frazione, non sono ancora stati sostituiti vetri e installati i copritermosifoni che dovrebbero garantire la sicurezza dei nostri figli. 
Mi scuso con tutta la popolazione della frazione di Sasso che mi ha dato per due mandati un’ampia fiducia (alla quale ha corrisposto il mio impegno costante, per esserne degno) per la situazione che si è venuta a creare. Niente, però, avviene per caso. Gli ultimi incontri organizzati fatti nella frazione dal sindaco, e poi anche da me, hanno evidenziato una situazione di difficoltà e di immobilismo: ad esempio, si è detto chiaramente che nessuna opera verrà realizzata nei prossimi anni, nemmeno il completamento dei lavori della strada che porta al paese e che ha una grande importanza per il nostro popolo di pendolari.
La “democrazia partecipata”, che era un elemento distintivo e caratterizzante della lista “Progetto Viva Asiago, è stata sepolta e abbandonata. Senza parlare dell’urbanistica, un campo nel quale non ho condiviso alcune scelte importanti (come i campi di golf e i volumi edificabili ad essi collegati): il rammarico maggiore è quello di aver proposto degli emendamenti in consiglio comunale, senza che questi venissero presi in considerazione.
A questo punto vorrei tornare sul tema degli incontri di maggioranza, uno strumento utile per un doveroso confronto di idee e per riflettere sulle decisioni da prendere con il contributo di tutti; con grande dispiacere li ho visti  diventare sempre meno frequenti e poi scomparire quasi del tutto. Non sono più disposto, anche per difendere la mia dignità di cittadino e di consigliere, di andare in consigli comunali convocati solo per ratificare decisioni già prese da altri. Che fine ha fatto la partecipazione e la condivisione delle scelte che avrebbe dovuto caratterizzare il gruppo della lista “Progetto Viva Asiago”?
È questa la ragione di fondo che mi ha portato, in alcuni consigli, a  votare in maniera diversa dalla maggioranza del gruppo, anche se ho sempre  cercato di mantenere la polemica nei limiti della correttezza e di formulare delle proposte alternative e, a mio giudizio, migliorative.  
Ed è questa la ragione di fondo che mi ha indotto a presentare oggi le mie dimissioni da consigliere comunale. Lo faccio con dignità e con onestà intellettuale, denunciando una situazione molto diffusa nei comuni, ma dalla quale, come lista “progetto Viva Asiago!” ci eravamo proposti di tenere lontana la nostra città: volevamo coinvolgere i cittadini, ma di fatto abbiamo delegato alla giunta tutte le scelte amministrative. Quale ruolo può svolgere, in questa situazione, un consigliere comunale?
Vorrei concludere augurando buon lavoro a tutti i colleghi ed in particolare a chi prenderà il mio posto. Per quanto mi riguarda, mi auguro che il tempo cancelli l’amarezza di questi mesi e faccia rivivere nei miei ricordi i tempi in cui, secondo me, il gruppo “Progetto Viva Asiago” era più unito, più entusiasta e più in sintonia con la gente.  
Asiago, giovedì 17 maggio 2012
Ivan Baù

Lettera di dimissioni di Maurizio Rossetto dalla lista "Progetto Viva Asiago"


                                                                                         
                                                                                         Gentile Signor
                                                                                         Presidente del Consiglio comunale di Asiago
                                                                                         - Sede del Municipio -
                                                                                       




Gentile Signor Presidente,


Mi accingo a scriverLe in relazione alla mia partecipazione, quale componente del Consiglio comunale, alla Lista Progetto Viva Asiago!

Nel periodo di tempo che precede questa mia ho avuto modo di riconsiderare la mia esperienza in seno al Consiglio comunale, focalizzando l'attenzione sul modus operandi di questa amministrazione.

Non posso non rilevare la sostanziale dissonanza nel modo di operare del gruppo di maggioranza rispetto al principio ispiratore “democrazia è partecipazione” e di cui al programma elettorale.

Da capogruppo ho sottolineato che, di fatto, non mi veniva consentito di operare nell'ambito delle facoltà proprie dell'incarico.
Mi era stato risposto che non ero un leader. Non solo, però. Infatti, non mi venivano risparmiati attacchi personali demolitori (fondati su falsità e malelingue) e mi vedevo destinatario di appellativi atti a gettare discredito sulla mia persona.
Purtroppo, i personalismi di taluno hanno creato divisione, a discapito non solo mio, bensì dell'intero gruppo.

Da ex capogruppo constato che nulla è cambiato dalla mia sostituzione nell'incarico ad oggi.
Di seguito espongo i motivi della mia affermazione.

Con la lettera protocollata il 5/12/2011, da me sottoscritta assieme al consigliere Ivan Baù, si sottolineava l'esigenza sacrosanta del consigliere di partecipare alle delibere del Consiglio adeguatamente informato, in modo da poter assumere responsabilmente le proprie decisioni. Si sollecitava un maggior numero di incontri di gruppo, da tenersi con periodicità fissa. Ebbene, tale invito, motivato e rivolto anche al capogruppo, non ha sortito alcun effetto. Anzi, gli incontri di maggioranza sono più rari ora rispetto ad allora.

In questo contesto, debbo chiedermi se valga la pena e se sia corretto da parte mia continuare su questa strada, consapevole di non poter svolgere appieno il mio ruolo di consigliere, quanto meno in seno al gruppo di maggioranza.

Questo è quello che accade proprio in un momento in cui le scelte si fanno sempre più difficili e richiedono maggiore partecipazione e ponderazione.
Mi riferisco al piano pluriennale ed annuale delle opere pubbliche, alla scelta di realizzare un'opera a scapito di più altre opere, soprattutto se indispensabili e attese da lungo tempo dalla popolazione e, ancora, soprattutto perché tale scelta implica l'impossibilità di garantire interventi, anche di minima entità (ordinaria manutenzione) nel settore dei lavori pubblici per i prossimi anni.

Nel solco dell'autosussistenza della maggioranza e dei suoi vertici, nonché del progressivo esautoramento delle facoltà del singolo consigliere e delle singole commissioni consiliari si inserisce anche la “prassi” dell'ultimo periodo di convocare le commissioni consiliari ad orari proibitivi (dopo che la problematica è stata resa nota, per essere ovviata). Faccio riferimento specifico alla commissione permanente “bilancio, patrimonio, ordinamento e organizzazione”, di cui presidente è un componente di maggioranza e di cui sono io stesso componente, convocata in un paio di occasioni alle ore 12,00 in giorni lavorativi, nonostante la dichiarata indisponibilità del sottoscritto e di altri consiglieri a parteciparvi. Se a ciò aggiungiamo che il regolamento di funzionamento del Consiglio prevede che l'adozione di una deliberazione di questo organo può prescindere (e, nella pratica, senz'altro prescinde) dalla necessaria acquisizione di un parere da parte delle commissioni nelle materie di pertinenza (si noti bene, anche per mancanza del numero legale delle sedute di commissione e, pertanto, per mancata riunione), capiamo bene che meccanismo si vuole innescare.

La “democrazia partecipata” non è stata nei fatti attuata all'interno del gruppo ed, anzi, è mancata del tutto, in modo direi clamoroso, anche con la deliberazione del Consiglio comunale del 22 marzo u.s. sull'IMU, in merito alla quale ho dovuto esprimere la mia astensione e sulla quale, invece, avrei voluto votare convintamente, perché la politica tributaria del Comune è un primario strumento di indirizzo politico amministrativo del paese: sono stato invitato ed ho partecipato ad un unico incontro, non di maggioranza, bensì nella sede “istituzionale” della commissione consiliare competente. Nella seduta del Consiglio citata, con sorpresa, ho appreso (dichiarazione del consigliere Benetti) che il gruppo si sarebbe riunito più volte, avrebbe discusso e avrebbe avuto modo di vedere simulazioni e atti. Quelle simulazioni e quegli atti di cui il sottoscritto non ha avuto notizia, se non a “giochi fatti”.
Anche agli incontri con le categorie non ho potuto partecipare perché non informato.

Questo per quanto riguarda il “metodo”.
Per quanto riguarda il programma di mandato, segnalo il mancato raggiungimento di diversi degli obiettivi ivi indicati.
Alcuni obiettivi, infatti, si sa già che non potranno essere raggiunti entro la scadenza del mandato.
Altri, sono ancora lontani dall'essere realizzati.
Quindi, la dissonanza nel modo di operare del gruppo va oltre la “partecipazione” (e il coinvolgimento del sottoscritto), per investire il merito e la sostanza della sua azione.

Giungendo alla conclusione, è manifesto che la dignità di Consigliere comunale del sottoscritto sia stata gravemente violata all'interno del gruppo di appartenenza.
Sul merito dell'azione della Maggioranza, i sostanziali disallineamenti dal programma di mandato fanno emergere le oramai insanabili divergenze di opinioni, le quali mi impongono la dissociazione dal gruppo. Tuttavia, ritengo di poter dare ancora il mio personale contributo alla Città ed intendo, quindi, proseguire la mia comunque positiva esperienza di consigliere comunale, andando a confluire nel Gruppo misto, con effetto da oggi.

La ringrazio per la Sua attenzione e Le porgo i più cordiali saluti.

Asiago, 11 maggio 2012

Maurizio Rossetto