venerdì 18 settembre 2015

Monica Dalle Ave: “Il nostro territorio e’ gia’ Comune unico!” da Cronache Blu

Sul tema proposto e molto dibattuto del ”Comune unico”, Monica Dalle Ave, capo gruppo in consiglio comunale ad Asiago della Lista Civica Siamo Asiago, ci invia un suo significativo intervento. Nel contempo invitiamo i lettori di ad unirsi al dibattito.
”Cosa penso io del Comune Unico? Sono convinta che il problema sia unicamente sovrastrutturale ovvero politico, perché la sostanza del territorio è già Comune unico. I sindaci gestiscono solo poche variabili di un territorio complesso. Mi voglio comunque proporre con un concetto base di economia vista come un sistema completo di rapporti sociali e non solo amministrativi. Le attività che tutti i giorni si svolgono in un territorio come il nostro sono unite, non vedono la differenza dei confini comunali.
Valgano come esempio quello del coltivatore che va a portare il latte al consorzio Pennar seppure residente a Canove, oppure la ragazza di Gallio che va dal parrucchiere di Asiago,etc. Io, ad esempio, che mi adopero quotidianamente nel sociale, posso dire che nel mio settore c’è molto da imparare. Quanto meno si “è” o tanto meno si “ha” e tanto più nasce la solidarietà e la collaborazione in tutto il territorio. Quindi, forse, questo periodo storico di crisi, farà si che nasca la necessità di guardare oltre al proprio confine per poter realizzare maggior economia con migliore attenzione al risparmio. Voglio unicamente sottolineare che la maggior parte delle relazioni socio economiche che si svolgono in un sistema Altopiano non tengono conto minimamente della parte amministrativa e politica.
Inoltre possiamo riassumere alcune opportunità che verrebbero a crearsi con il “Comune unico” e che crediamo condivisibili, anche da parte dei più scettici:
1) Diminuzione dei costi del personale per accorpamento delle funzioni amministrative e tecniche, migliorandone la qualità (con uffici maggiormente specializzati)
2) Diminuzione dei costi generali (acquisti, appalti, ecc.) per una maggiore forza contrattuale.
3) Obiettivi di sviluppo territoriale più omogeneo.
4) Una forza politica reale (oggi quasi nulla), in particolare in Regione Veneto e di conseguenza un più facile accesso a finanziamenti pubblici.
5) Una maggior attrattiva anche a capitali privati (nessuno investe senza certezze di un ritorno e, un territorio ben gestito, offre maggiori garanzie).
6) Una concreta accelerazione della gestione on –line delle pratiche amministrative.
7) Una visione unica del territorio, sia interna che esterna, al fine primario di dare anche omogeneità nel messaggio turistico (oltre la nomenklatura “Asiago” o “Altopiano”), ma ancora di più del veicolare i capitali esterni verso il nostro territorio, parlo per chi non li conosce in termini economici dei portatori di interesse.
Premettiamo che, come contropartita negativa, diminuirebbero (forse del 50%) i posti di lavoro nelle pubbliche amministrazioni, in particolare i posti di concetto (in un territorio che non offre molte opportunità occupazionali sarebbe un problema non da poco, almeno nei primi tempi). Aggiungiamo inoltre che, conoscendo molti altopianesi e i loro piccoli “orti”, non mancherebbero i boicottatori.
Le bandiere e le fasce, infine, credo siano l’ultimo dei problemi anche se leggendo gli interventi su “Cronache Blu”, sembra che il dilemma più grosso sia il nome del sindaco di questo “super comune”. Anche Gatti conclude affermando che questo è “il Problema”. Il sindaco di Asiago e di Roana non esprimono pareri? Forse sono preoccupati per i loro dipendenti che, in un’operazione del genere, rischierebbero il posto di lavoro? O, più verosimilmente, dovrebbero mettere in gioco la loro banda tricolore, simbolo di onnipotenza? Soffermarsi sul nome del sindaco vuol dire trattare la questione solo da un punto di vista politico. Crediamo, forse ingenuamente, che una scelta così epocale deve essere valutata, sviluppata e gestita per i benefici concreti da raggiungere, e perché, quindi, non pensare ai dei professionisti (pochi ma buoni)? Concretamente il problema è chi fa la prima mossa (in verità, 700 anni fa, qualcuno l’aveva già fatta). Solo un intervento dall’alto può innescare un progetto di tale portata. Zaia è d’accordo? Si muova, altrimenti sono solo parole.
Monica Dalle Ave

martedì 8 settembre 2015

INTERROGAZIONE CONSIGLIARE: I nostri dubbi sulla gestione del comprensorio Casa di Riposo/ex Caserma Riva/ ex Scuderia



Dalle Ave Monica
Capogruppo “Siamo Asiago-Insieme per l’Altopiano”
Via Ebene 132,
36012 Asiago (VI)
Cell 3469881617
Mail: dalleave.monica@gmail.com

Asiago, 08/09/2015
Egr. Sig. Sindaco Roberto Rigoni Stern
Egr. Ass. Sella Franco
 egr.  Presidente del Consiglio
Sede municipale della Città di Asiago


Oggetto: interpellanza- interrogazione.
  
Premesso che:
 -con deliberazione del consiglio comunale n. 68 in data 29 dicembre 2009 è stato approvato il programma triennale dei LL.PP. 2010-2012 e il relativo elenco annuale 2010; all’ interno del programma triennale delle opere pubbliche, approvato con la citata deliberazione del c.c. 68/2009 è stato inserito anche l’intervento dei lavori di recupero dell’edificio esistente e di sistemazione esterna del compendio “ex caserma riva” (anno 2010)
- con deliberazione di giunta comunale n. 18 in data 31 gennaio 2013 è stato approvato il progetto preliminare di quest’opera, che prevedeva la realizzazione di un corpo di fabbrica a servizio dell’edificio esistente dotato di impianto ascensore e la parziale sistemazione del piazzale
- con deliberazione di giunta comunale n. 89 del 24 maggio 2014 è stato approvato il progetto definitivo-esecutivo di sistemazione esterna del compendio ex “caserma riva”
-con delibera di giunta n. 192 del 15/12/2014 è stato approvato il progetto preliminare dei lavori di risanamento conservativo e ristrutturazione a fini museali delle ex scuderie del compendio immobiliare ex caserma riva ed il bando per la concessione di contributi regionali per interventi di valorizzazione, conservazione e restauro di edifici di interesse culturale, con progetto preliminare dell’importo complessivo di € 775.000
-con determinazione n. 22 del 10-03-2015 sono stati approvati lavori di 2° stralcio e completamento 2° stralcio del centro servizi e casa alloggio per anziani previsto nel progetto di "recupero compendio immobiliare ex caserma riva” approvazione certificato di collaudo   cig.017619263b
 -con determinazione n. 60 del 27-05-2015 sono stati approvati i lavori di sistemazione degli spazi esterni del compendio "ex caserma riva" con autorizzazione al subappalto
-con verbale di deliberazione della giunta comunale numero 76 del 25-05-2015 si è approvato il protocollo d’intesa tra il comune di asiago, l’azienda sanitaria ULSS n. 3 e la casa di riposo di asiago per l’attivazione del servizio di “ medicina di gruppo integrata ” sperimentale per l’area territoriale di asiago, come peraltro previsto dal piano socio-sanitario regionale 2012-2016.(l’attivazione di tale servizio prevede di collocare al piano terra della casa di riposo di asiago la sede della “ medicina di gruppo integrata”)
- con protocollo ULSS n. 3 n. 0053005/14 del 21/11/2014, la nota del sindacato medici italiani del 24/02/2014 richiedeva di prevedere una tettoia per n.2 posti auto riparati necessari soprattutto nei mesi invernali al fine di garantire un pronto intervento    
Considerato che:
-          la Casa di Riposo si trova in un complesso di edifici, anche storici di diversa tipologia: Casa di riposo, Caserma Riva, ex scuderia
-          l’edificio “Caserma Riva” e l’ex scuderia non sono ancora ultimati
-          la casa di riposo è già ultimata ma non ancora nel pieno delle sue potenzialità
-          al fine di consentire una piena funzionalità della Casa di Riposo stessa (intesa anche come numero di accesso utenti e quote regionali) è necessario anche un progetto complessivo riguardante la destinazione e l’impiego degli edifici circostanti del medesimo progetto.
-          è importante studiare una strategia sull’intero comprensorio, che veda un sistema dove le due altre aree possano essere complementari da un punto di vista sinergico.  

Tutto ciò premesso si chiede a codesta Amministrazione:

1 -di dare delucidazioni in merito alla situazione in toto, tra cui quella economica, di tale progetto specificando se tali lavori sono stati ultimati o meno
2- di spiegare qual è l’intendimento nella gestione del parcheggio visto l’importante e necessaria regolamentazione; precisare come si pensi di procedere per tutta l’utenza che accede attualmente presso la casa di riposo tra cui i servizi di continuità assistenziale, di “medicina di gruppo integrata” che farà accedere ai servizi, in aggiunta, un’ulteriore tipologia d’utenza con probabile salute cagionevole e/o in presenza di difficoltà motorie
3 -  di sapere se è previsto il ricovero delle auto utilizzate dal servizio di continuità assistenziale, sottolineando come questa tipologia di servizio necessita di procedere spesso in interventi di urgenza e a volte di emergenza, dovendo appoggiare in caso di necessità anche l’ambulanza del 118 dotata solo di personale infermieristico. Ciò permetterebbe anche un’agevolazione nei tempi di intervento, i quali, in certe situazioni, sono determinanti per il buon esito dello stesso
4 – di conoscere che tipo di prestazione si vuole adottare per le mura di cinta tuttora pericolanti a ridosso della strada
5 – quali i progetti, a medio e lungo termine, di questa Amministrazione, al fine di valorizzare la stessa Casa di Riposo, ovvero gli obiettivi sull’ area dove insiste l’edificio stesso che diano maggiore valenza al comprensorio.
6 – se l’Amministrazione ha concertato con il Cda della Casa di Riposo, o lo ha comunque consultato per un eventuale confronto sulle idee di sviluppo del comprensorio stesso.