lunedì 31 marzo 2014

CONVOCAZIONE CONSIGLIO COMUNALE IN DATA 01/04/2014

Consiglio Comunale
Si comunica con il presente avviso che è stata differita la data della convocazione dell’ordine del giorno del Consiglio Comunale previsto per Venerdì 28 c.m., notificato con nota Prot. n. 3549 del 21.03.2014.
La S.V. è invitata all’ Adunanza del Consiglio Comunale riunito in sessione Straordinaria il giorno Martedì 01-04-14 alle ore 20:00 presso la Sala Consiliare del Comune di Asiago.
La seconda convocazione è fissata per il giorno 02-04-14 alle ore 20:00, nello stesso luogo.
L’ordine del giorno della suddetta Adunanza Consiliare è il seguente:
1 APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA DEL 18.02.2014;
2 RATIFICA DELIBERAZIONI DI G.C. N. 25 DEL 06.02.2014 E N. 33 DEL 25.02.2014 RELATIVE A VARIAZIONI AL BILANCIO DI PREVISIONE PER L'ESERCIZIO 2014;
3 APPROVAZIONE PIANO DEGLI INTERVENTI: PRIMO ADEGUAMENTO DEL PI AL PAT;
4 RISPOSTA INTERPELLANZA.
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

-Augusto Brugnaro –

La risposta all'interpellanza fatta da Maurizio Rossetto che presentiamo nel nostro Sito Web:


Una legittima smentita diventa…lettera ai letttori! dal Blog di Trivellato



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Da parte del gruppo che si definise come Lista “SìAmo Asiago Insieme per l’Altopiano”, mi e’ giunto questo comunicato stampa: ”Il gruppo “SìAmo Asiago Insieme per l’Altopiano” ormai da parecchi mesi lavora ad un progetto comune ispirato innanzitutto alla grande partecipazione e condivisione dei suoi contenuti. La nostra è una lista civica, formata da diverse anime e sensibilità, la cui unica vera ispirazione sono le idee e la concretezza nei fatti, senza alcuna etichetta politica. Non accettiamo etichette preconcette e strumentalizzazioni: coloro i quali, tra di noi, hanno già avuto parte attiva nella vita amministrativa della nostra Città, sono a disposizione della nostra squadra, con il loro apporto di esperienza. Ci riteniamo la reale alternativa per il futuro di Asiago, anche in ottica allargata a tutta la comunità Altopianese. L’identità dei componenti del gruppo, il programma ed il logo verranno resi noti nel termine di presentazione delle candidature”.

A cura dello stesso gruppo leggo poi sul Giornale di Vicenza, edizione di sabato 29 marzo, nella rubrica delle lettere, una richiesta di smentita avanzata alla direzione del giornale da parte dello stesso gruppo, a firma di Ivan Bau e Maurizio Rossetto. Il tutto in riferimento ad un articolo redatto nei giorni precedenti dal corrispondente da Asiago Gerardo Rigoni che, ipotizzando nel capoluogo ben cinque liste in concorrenza tra loro, scrive come la lista in questione sia di ispirazione grillina. A questo punto diventa scontato chiedere chiarimenti ai diretti interessati.
- Signor Bau’, nel vostro comunicato affermate di non volere alcuna etichetta politica mentre sul Giornale di Vicenza l’articolista vi definisce addirittura di ispirazione grillina. Mi puo’ gentilmente offrire un chiarimento a tal proposito?
”A nome di tutto il gruppo lo faccio ben volentieri, come del resto avra’ capito dalla lettera che abbiamo inviato al Giornale di Vicenza. Quanto scritto da Gerardo Rigoni non ha alcun fondamento e probabilmente trova radici in voci di corridoio assolutamente infondate, che il giornalista ha fatto gratuitamente sue senza sentire il dovere di verificarle. Lamentiamo infatti di non essere stati in alcun modo interpellati come normalmente un cronista dovrebbe fare. Oltretutto, parlando con il caporedattore del Giornale di Vicenza, avevamo chiesto che la nostra richiesta di smentita venisse pubblicata non tanto nella rubrica delle lettere, quanto nella solita pagina dedicata all’Altopianodei 7 Comuni. Il tutto per non lasciare traccia di ombre nel nostro elettorato”.
- Signor Bau’, al di la’ di questo per voi increscioso episodio, se le liste dovessero essere veramente cinque, non le pare che questo comporti un eccessivo frazionamento dell’elettorato con conseguente dispersione di intenti e di progetti?
- “Sicuramente, ma anche questa è una manifestazione di democrazia e di disagio. Sono dell’opinione che l’attuale Amministrazione Gios/Roberto Rigoni abbia diviso in fazioni gli animi, creando altri gruppi di interesse di contrapposizione all’attuale modo di fare “politica”. L’arroganza, la mancanza di trasparenza, il dar adito a voci porta a questo. Un comportamento che ha ulteriormente aizzato gli animi. Anche se son convinto che le “boutade giornalistiche” di questo tipo siano solo motivate per creare confusione su basi inaffidabili, una forma di “divide et impera” per fare audience . Presto vedremo le reali sostanze dei gruppi. “SìAmo Asiago” è carne non carta. Il sito http://siamoasiago.blogspot.it/ conferma la coerenza del nostro agire. Credo che mai come ora ci sia bisogno di un sindaco veramente per i cittadini, a disposizione di tutti e che condivida la pace e non cerchi la divisione per ”imperare”. Un sindaco che rassereni ed unifichi per una finalita’ molto piu’ elevata. ”Siamo Asiago” lavora da mesi per questo”.
Fin qui Bau’. Personalmente non prendo neppure in considerazione la risposta del corrispondente Rigoni alla legittima richiesta di smentita avanzata dal gruppo in questione, risposta apparsa sempre sull’edizione del Giornale di Vicenza del 29 MARZO; bensi’ come giornalista professionista, ahime’! di lunga data e consumata esperienza, mi meraviglio che un giornale, oltretutto diretto da un celebre collega, invece di scusarsi con i signori Bau’ e Rossetto per il superficiale comportamento del proprio corrispondente, abbia pubblicato la legittima richiesta di smentita nella rubrica delle lettere.
Gianadolfo Trivellato

venerdì 28 marzo 2014

Fuochi d’artificio: ecco quanto ha speso il Comune

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Elezioni amministrative di maggio: le acque cominciano a muoversi anche ad Asiago. Si parla di cinque liste, anche se per ora molte sono le voci. In lizza ovviamente ci sarà l’attuale vicesindaco Roberto Rigoni, mentre altre liste dovrebbero vedere come candidati alla poltrona di sindaco una vecchia conoscenza come Antonio Lobbia e il commecialista Alessandro Gatti. Proprio nei giorni scorsi, per non dire nelle ultime ore, e’ stata completata una lista (a quanto pare la prima) che si presenta con uno slogan molto significativo” “Si’Amo Asiago Insieme per l’Altopiano”. A farvi parte ci saranno sicuramente due “ex”: Ivan Bau’ e Maurizio Rossetto. E a quanto pare il confronto si fa subito acceso se, come appare dal testo dello scritto qui sotto pubblicato, il gruppo si rivolge come primo atto ufficiale al vicesindaco Roberto Rigoni contestandogli alcune dichiarazioni da lui fatte di recente a proposito dei costi dei Fuochi d’artificio e rimproverandogli una politica turistica poco produttiva.
Autoreferenzialità e autosussistenza. In due parole soltanto potremmo ritenere commentata la risposta di Rigoni Roberto ai rilievi critici fatti con riferimento ai “Fiocchi di luce”. Salvo a minacciare querele che non proporrà, il suddetto non intende “abbassarsi” al confronto con i suoi “accusatori”, perché non intende accettare il rischio insito proprio nel confronto, beninteso quello sano e costruttivo. Il confronto e la trasparenza passano per i dati e i numeri.
Rigoni contesta che il Comune di Asiago abbia speso “oltre 100 mila euro per questa edizione 2014 dei fuochi d’artificio di febbraio. A questo punto, tutti si sarebbero aspettati di conoscere i numeri veri. E invece no: tutti siamo rimasti anche questa volta a bocca asciutta! Ma provvediamo dove non lo è stato fatto.
ScreenShot della risposta di Roberto Rigoni sul sito CronacheBlu. L'articolo citato è : 
FUOCHI CHE SCOTTANO, dal Blog di Trivellato
I dati ufficiali parlano di una spesa di euro 70.000,00 imponibili, oltre ad iva 22% per complessivi euro 85.400,00, ridotti a euro 85.382,92, quale prezzo di effettiva aggiudicazione dell’appalto. Per quanto riguarda il provvedimento di autorizzazione di spesa si tratta di determinazione del responsabile del settore Turismo-cultura-sport n.12 del 13/02/2014, la quale riporta la suddetta cifra finale. Va precisato che detto importo di affidamento comprendeva anche le manifestazioni Asiago in Mongolfiera, Carnevale e Schella Marz. Poco cambia in realtà, perché queste ultime tre manifestazioni hanno una incidenza minima rispetto ai fuochi d’artificio sul costo totale (incidenza non quantificata ufficialmente).
Ciò non toglie che il costo dei fuochi d’artificio del febbraio scorso rimanga elevato e che non ci si possa sottrarre, come fa Rigoni, ad una analisi ragionata dei costi e benefici, comparata con altre iniziative (anche quelle, eventualmente, proposte da altri). Non dimentichiamo che gli stanziamenti riscontrati in consuntivo di bilancio negli ultimi anni a favore del capitolo di spesa del turismo sono lievitati enormemente, a discapito di altri investimenti prioritari. Ci sembra troppo comodo e per nulla convincente l’atteggiamento di chi, per sottrarsi alla critica legittima sulla opportunità della “sua” manifestazione pirotecnica (alla quale egli, per evidenti ragioni di visibilità, dà centrale importanza), cerca di delegittimare la critica perché ritenuta incentrata “su questioni francamente risibili”, suggerendo di concentrarsi, piuttosto che sui fuochi d’artificio, “su questioni più serie come ad esempio l’urbanistica!?”.
Ebbene sì, l’urbanistica è questione più seria dei fuochi d’artificio (aggiungiamo noi: molto più seria), al punto da rendere addirittura “blasfemo” un loro accostamento così superficialmente abbozzato. E’ proprio lì, oltre che, ad esempio, sulla chiusura del Tribunale di Bassano del Grappa ed il suo accorpamento al Tribunale di Vicenza (enorme danno per l’Altopiano), ma non solo, che Rigoni dovrebbe concentrarsi maggiormente, visto e considerato che proprio lì, per lui, vengono le note gravemente dolenti. Ma è chiaro che la critica viene da taluni percepita, non come tale, bensì come un attacco personale e un delitto di “lesa maestà”.
A nostro avviso, 10 anni di mandato da assessore al turismo del Comune di Asiago hanno messo in evidenza la mancanza di una progettualità a monte, a vantaggio di eventi esclusivamente “spot”. La recente azione di promozione turistica in terra russa fa sorgere alcune perplessità: davvero i russi sono interessati a venire qui? Pensiamo che l’apparato ricettivo locale sia in grado di supportare tale proposta? Lo diciamo perché la passata azione di promozione turistica in Germania non pare abbia portato risultati di rilievo. E lo diciamo nella convinzione che quello tedesco sia un mercato sul quale puntare: i tedeschi sono frequentatori abituali di tutta Italia. Abbiamo il vantaggio, non da poco, che debbono transitare per le Alpi e l’Altopiano è sulla loro rotta.
Per tornare alla Russia, circa due mesi fa, Rigoni Roberto dichiarava sul Giornale di Vicenza che, dopo S. Pietroburgo, avrebbe (ossia avremmo) aperto uno Workshop a Kiev, perché anche l’Ucraina sarebbe strategica per noi. Nel mentre l’assessore al turismo faceva tali affermazioni, a Kiev s’innalzavano le barricate, scoppiava la guerra civile, la gente moriva…
A parte questo piccolo aspetto (vogliamo pensare già messo in debito conto, nell’ottica di una strategia anticipatoria dei tempi), c’è da dire che il reddito medio pro capite in Ucraina è di euro 200,00 mensili, i quali, secondo il potere di acquisto della hryvnja non bastano per arrivare senza stenti a fine mese. Ci saranno anche i ricconi come a S. Pietroburgo, ma una società fortemente sperequata come quella ucraina non è garanzia di stabilità e di ricchezza, tanto più perché trattasi di società in cerca di una propria identità e di un proprio futuro, divisa tra nuove tendenze europeiste e vecchie appartenenze russofone. Non riusciamo a capire quale logica spinga Rigoni verso queste “nuove frontiere” del turismo Altopianese. A questo punto, il 2° Workshop oltre i Balcani non rimarrebbe che allestirlo a Sebastopoli, in Crimea, nuovo avamposto dell’armata russa sul Mar Nero.
Per concludere, crediamo che la politica dei fuochi d’artificio abbia un grosso limite intrinseco: soldi spesi senza un ponderato bilancio costi / benefici, ma, soprattutto, soldi spesi in dissonanza con il principio di buona amministrazione della c.d. fecondità ripetuta. In sostanza, mancano nella politica di Asiago dell’ultimo periodo investimenti strutturali, ossia denaro speso oggi che si ritrovi domani. A questa visione non sono certo ispirati i fuochi di artificio “febbraioli”, dove le sostanze economiche vengono, per così dire, impiegate in pochi minuti, per tre sere l’anno, tutti gli anni. Questo genere di eventi non si distingue certamente per la creazione e proposta di un’identità del territorio.
Dopo gli ultimi 10 anni, in ottica Altopiano, possiamo proprio dire che mancano le idee.
Il gruppo “SìAmo Asiago Insieme per l’Altopiano”.

martedì 4 marzo 2014

ASIAGO MAGAZINE: Interpellanza/Interrogazione

                                                                                          Al signor Sindaco
                                                                                          del Comune di Asiago
                                                                                          Palazzo del Municipio
                                                                                          Asiago


INTERPELLANZA / INTERROGAZIONE

Il sottoscritto Maurizio Rossetto, consigliere del Comune di Asiago nel “Gruppo misto”,
PREMESSO CHE
- il Comune di Asiago è proprietario della rivista “ASIAGO MAGAZINE - semestrale di informazione, cultura e turismo della città di Asiago e dell’Altopiano dei 7 Comuni”, registrata presso il Tribunale di Bassano del Grappa al n. 583 del 24 maggio 2007;

- direttore editoriale è il signor Gios Andrea, sindaco di Asiago e assessore all’urbanistica ed edilizia privata, nonché assessore al bilancio; coordinatore editoriale è il signor Rigoni Roberto, vicesindaco di Asiago e assessore al turismo;
- il Comune di Asiago ha stipulato una “Convenzione per la pubblicazione dell’Asiago Magazine” con la società Meneghini & Associati S.r.l. di Vicenza, convenzione in essere e scadente il 14/05/2014;
- la clausola n. 3 (Impegni del Comune di Asiago) della Convenzione prevede che il Comune di Asiago fornisce “una lista dei propri partner commerciali e fornitori che possono essere coinvolti in qualità di inserzionisti, nonché i nominativi dei referenti delle Ditte che interpellano direttamente il Comune a fini commerciali”;
- la clausola n. 5 (Raccolta pubblicitaria) della Convenzione prevede che “Nella raccolta pubblicitaria Meneghini & Associati dovrà tenere conto delle categorie merceologiche degli inserzionisti e delle indicazioni del Comune di Asiago […]”;
- la rivista ASIAGO MAGAZINE n. 14 - dicembre 2013, alle pagine nn. 38, 39, 40, 41, a tutta pagina, porta il messaggio pubblicitario della “ASIAGO IMMOBILIARE - GRUPPO LIEVORE MARIO”, a mezzo del quale viene promossa la vendita di vari immobili ad uso abitazione turistica (“seconde case”), situati nel Comune di Asiago;
- detta pubblicazione non contiene altre pubblicità di operatori del settore edile - immobiliare;
- la società “ASIAGO 3 EMME S.R.L.” di Asiago, partita iva 01921560247 è compartecipata in quota dal sig. Lievore Mario, Codice Fiscale LVRMRA44D25A465M (socio di maggioranza e vicepresidente del Consiglio di amministrazione), nonché dai suoi familiari;
- tra la società ASIAGO 3 EMME S.R.L. e il Comune di Asiago pende avanti il T.A.R. del Veneto la causa n. 1538/2012 R.G., nella quale la prima ha proposto ricorso contro il Comune di Asiago per l’annullamento della deliberazione del Consiglio comunale che ha disposto lo stralcio del piano di lottizzazione denominato “Colonie”;
- nel recente passato (se non ancora pendenti) tra la società ASIAGO 3 EMME S.R.L. e il Comune di Asiago vi sono stati anche altri contenziosi giudiziali (ad es., Consiglio di Stato, n. 4665/2010 R.G.), salvo altri;
- la pubblicità in questione si distingue per una spiccata caratterizzazione ed evidenziazione della figura della persona posta al vertice del “Gruppo” societario, a prescindere dalle effettive cariche di rappresentanza ricoperte dal medesimo soggetto nell’ambito delle diverse società del “Gruppo” stesso;
- il Comune di Asiago, per mezzo dell’approvazione del Piano di assetto del territorio - PAT ha adottato una politica di indirizzo drastica, bandendo in toto la costruzione di immobili da destinare ad abitazione di non residenti e/o di residenti fittizi e non effettivi;
- le società riconducibili al “GRUPPO LIEVORE MARIO”, ivi compresa la ASIAGO 3 EMME S.R.L., operano da decenni nel settore della costruzione e compravendita di “seconde case” nel territorio del Comune di Asiago, anche mediante la realizzazione di grossi condomini su terreni vergini; 
- per quanto sopra premesso e considerato, la presenza di siffatta pubblicità sulla rivista di proprietà del Comune di Asiago ASIAGO MAGAZINE concreta nello specifico un palese conflitto di interessi rispetto ai fini istituzionali dell’ente comunale, oltre che di palese incoerenza ed inopportunità;
- inoltre, la scelta redazionale della rivista ASIAGO MAGAZINE di pubblicare un messaggio pubblicitario così massiccio e fortemente personalizzato della “ASIAGO IMMOBILIARE - GRUPPO LIEVORE MARIO” è tale da ingenerare legittimi interrogativi in ordine alla reale posizione del Comune di Asiago rispetto alla tematica dell’edilizia e delle cosiddette “seconde case”, nonché in ordine alla neutralità ed indifferenza del Comune stesso rispetto ai singoli operatori del settore immobiliare ed edile;
- la presenza pubblicitaria di un unico operatore immobiliare sulla rivista del Comune ASIAGO MAGAZINE è potenzialmente idonea ad interferire sulle dinamiche di mercato, sotto il profilo della libera concorrenza, tanto più in considerazione della situazione di conclamata e perdurante crisi che sta attraversando, in specie, il settore immobiliare, anche quello locale.
*  *  *
Tanto premesso, il sottoscritto consigliere comunale Maurizio Rossetto chiede al signor Sindaco e alla Giunta del Comune di Asiago, con risposta orale da fornirsi nel corso della prossima seduta del Consiglio comunale, attesa la rilevanza dell’argomento, quanto segue:
1) se, alla luce delle argomentazioni in premessa, l’Amministrazione rappresentata dalla maggioranza consiliare ritiene che l’ospitare inserzioni pubblicitarie sulla rivista di proprietà del Comune di Asiago ASIAGO MAGAZINE, secondo i caratterizzanti spazi e modalità suddetti, del citato operatore immobiliarista (“GRUPPO LIEVORE MARIO”), non concreti - come invece ritiene il sottoscritto - un conflitto di interessi rispetto ai fini istituzionali dell’ente comunale;
2) se tale condotta editoriale del Comune di Asiago sia ritenuta coerente e opportuna riguardo all’indirizzo politico di totale restrizione / inibizione dell’espansione edilizia intrapreso dall’attuale Giunta comunale;
3) se, alla luce delle argomentazioni in premessa, l’Amministrazione comunale, in quanto proprietaria della rivista ASIAGO MAGAZINE, ritiene che il suo operato sia coerente ed opportuno e che non sia idoneo a turbare la libera concorrenza - come invece ritiene il sottoscritto - tra gli operatori del settore edile ed immobiliare, asiaghesi e altopianesi;
4) se l’inserzionista in questione ha versato somme di denaro quale corrispettivo delle indicate n. 4 pagine pubblicitarie su ASIAGO MAGAZINE e se sì per quale importo e/o se abbia provveduto con altre forme di finanziamento alla rivista;
5) quale sia il bilancio, per voci, poste ed importi, della rivista ASIAGO MAGAZINE;
6) se il Sindaco e la Giunta intendano proseguire nel futuro con la partnership pubblicitaria in questione sulla rivista del Comune di Asiago ASIAGO MAGAZINE.
Asiago, 04 marzo 2014
                                                                                          Maurizio Rossetto
                                                                                          Consigliere comunale nel Gruppo misto