Mittente: Consigliere della Citta di Asiago Ivan Baù
Pregiatissimo
Presidente Sig. Augusto Brugnaro,
con profondo rammarico
presento alla S.V. la sofferta decisione, sulla quale ho riflettuto a lungo, di
dimettermi dall’incarico di Consigliere Comunale. Gli otto anni che ho trascorso
in questo consesso hanno rappresentato per me, non solo una forte e costante
ragione di impegno personale al servizio di tutti i cittadini, ma anche un’importante
opportunità di crescita e di maturazione personale.
Oggi, per quanto mi
riguarda, non ricorrono più i presupposti per proseguire la mia attività
all’interno del consiglio comunale (visto che già nel giugno 2010 ho rassegnato
le dimissioni da assessore), dal momento che mi trovo a fare i conti con il
venir meno del senso di appartenenza al gruppo consigliare nel quale sono stato
eletto, che dovrebbe trovare il suo punto di forza nella condivisione di quel
programma di mandato, con il quale ha ottenuto dagli elettori un ampio consenso e
il compito di amministrare la città di Asiago.
Negli ultimi mesi si
sono verificati dei fatti che hanno rappresentato una svolta, a mio giudizio,
negativa nelle scelte del gruppo “Progetto Viva Asiago” e negli atti
amministrativi conseguentemente adottati. Prima di tutto voglio ricordare di aver
spesso sollecitato, assieme al consigliere comunale Maurizio Rossetto, un
maggior numero di incontri di maggioranza per discutere e approfondire i temi
più importanti della vita amministrativa della nostra città; ma queste
sollecitazioni sono state sempre disattese. Così, tanto per fare un esempio
recente, un’amministrazione, a mio parere chiusa in sé stessa e fatta da poche persone,
ha deciso il finanziamento di un’opera che, per quanto utile, non risulta né prioritaria, né conveniente
per i cittadini di Asiago in questo periodo di profonda crisi economica. Mi
riferisco agli 800.000 euro, completamente a carico del comune di Asiago, stanziati
per la realizzazione di un impianto fotovoltaico. La conseguenza di questa
scelta è che resteranno congelati lavori
ed opere pubbliche indispensabili per tutta la popolazione, quali strade,
marciapiedi e strutture per la sicurezza: tutto questo verrà rimandato chissà
per quanto tempo.
Un altro motivo di
delusione riguarda l’Asilo di Sasso, dove ancora oggi, nonostante la raccolta
di 130 firme di cittadini di questa
frazione, non sono ancora stati sostituiti vetri e installati i
copritermosifoni che dovrebbero garantire la sicurezza dei nostri figli.
Mi scuso con tutta la
popolazione della frazione di Sasso che mi ha dato per due mandati un’ampia
fiducia (alla quale ha corrisposto il mio impegno costante, per esserne degno) per
la situazione che si è venuta a creare. Niente, però, avviene per caso. Gli
ultimi incontri organizzati fatti nella frazione dal sindaco, e poi anche da
me, hanno evidenziato una situazione di difficoltà e di immobilismo: ad esempio,
si è detto chiaramente che nessuna opera verrà realizzata nei prossimi anni, nemmeno
il completamento dei lavori della strada che porta al paese e che ha una grande
importanza per il nostro popolo di pendolari.
La “democrazia
partecipata”, che era un elemento distintivo e caratterizzante della lista “Progetto
Viva Asiago, è stata sepolta e abbandonata. Senza parlare dell’urbanistica, un
campo nel quale non ho condiviso alcune scelte importanti (come i campi di golf
e i volumi edificabili ad essi collegati): il rammarico maggiore è quello di
aver proposto degli emendamenti in consiglio comunale, senza che questi
venissero presi in considerazione.
A questo punto vorrei
tornare sul tema degli incontri di maggioranza, uno strumento utile per un
doveroso confronto di idee e per riflettere sulle decisioni da prendere con il
contributo di tutti; con grande dispiacere li ho visti diventare sempre meno frequenti e poi
scomparire quasi del tutto. Non sono più disposto, anche per difendere la mia
dignità di cittadino e di consigliere, di andare in consigli comunali convocati
solo per ratificare decisioni già prese da altri. Che fine ha fatto la
partecipazione e la condivisione delle scelte che avrebbe dovuto caratterizzare
il gruppo della lista “Progetto Viva Asiago”?
È questa la ragione di
fondo che mi ha portato, in alcuni consigli, a
votare in maniera diversa dalla maggioranza del gruppo, anche se ho
sempre cercato di mantenere la polemica
nei limiti della correttezza e di formulare delle proposte alternative e, a mio
giudizio, migliorative.
Ed è questa la ragione
di fondo che mi ha indotto a presentare oggi le mie dimissioni da consigliere
comunale. Lo faccio con dignità e con onestà intellettuale, denunciando una
situazione molto diffusa nei comuni, ma dalla quale, come lista “progetto Viva
Asiago!” ci eravamo proposti di tenere lontana la nostra città: volevamo
coinvolgere i cittadini, ma di fatto abbiamo delegato alla giunta tutte le
scelte amministrative. Quale ruolo può svolgere, in questa situazione, un
consigliere comunale?
Vorrei concludere
augurando buon lavoro a tutti i colleghi ed in particolare a chi prenderà il
mio posto. Per quanto mi riguarda, mi auguro che il tempo cancelli l’amarezza
di questi mesi e faccia rivivere nei miei ricordi i tempi in cui, secondo me,
il gruppo “Progetto Viva Asiago” era più unito, più entusiasta e più in
sintonia con la gente.
Asiago, giovedì 17 maggio 2012
Ivan
Baù
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