venerdì 18 maggio 2012

Lettera di dimissioni dal consiglio comunale di Asiago di Ivan Baù


Mittente: Consigliere della Citta di Asiago Ivan Baù
Pregiatissimo Presidente Sig. Augusto Brugnaro,
con profondo rammarico presento alla S.V. la sofferta decisione, sulla quale ho riflettuto a lungo, di dimettermi dall’incarico di Consigliere Comunale. Gli otto anni che ho trascorso in questo consesso hanno rappresentato per me, non solo una forte e costante ragione di impegno personale al servizio di tutti i cittadini, ma anche un’importante opportunità di crescita e di maturazione personale.
Oggi, per quanto mi riguarda, non ricorrono più i presupposti per proseguire la mia attività all’interno del consiglio comunale (visto che già nel giugno 2010 ho rassegnato le dimissioni da assessore), dal momento che mi trovo a fare i conti con il venir meno del senso di appartenenza al gruppo consigliare nel quale sono stato eletto, che dovrebbe trovare il suo punto di forza nella condivisione di quel programma di mandato, con il  quale  ha ottenuto dagli elettori un ampio consenso e il compito di amministrare la città di Asiago.
Negli ultimi mesi si sono verificati dei fatti che hanno rappresentato una svolta, a mio giudizio, negativa nelle scelte del gruppo “Progetto Viva Asiago” e negli atti amministrativi conseguentemente adottati. Prima di tutto voglio ricordare di aver spesso sollecitato, assieme al consigliere comunale Maurizio Rossetto, un maggior numero di incontri di maggioranza per discutere e approfondire i temi più importanti della vita amministrativa della nostra città; ma queste sollecitazioni sono state sempre disattese. Così, tanto per fare un esempio recente, un’amministrazione, a mio parere chiusa in sé stessa e fatta da poche persone, ha deciso il finanziamento di un’opera che, per quanto utile,  non risulta né prioritaria, né conveniente per i cittadini di Asiago in questo periodo di profonda crisi economica. Mi riferisco agli 800.000 euro, completamente a carico del comune di Asiago, stanziati per la realizzazione di un impianto fotovoltaico. La conseguenza di questa scelta è che resteranno  congelati lavori ed opere pubbliche indispensabili per tutta la popolazione, quali strade, marciapiedi e strutture per la sicurezza: tutto questo verrà rimandato chissà per quanto tempo.
Un altro motivo di delusione riguarda l’Asilo di Sasso, dove ancora oggi, nonostante la raccolta di  130 firme di cittadini di questa frazione, non sono ancora stati sostituiti vetri e installati i copritermosifoni che dovrebbero garantire la sicurezza dei nostri figli. 
Mi scuso con tutta la popolazione della frazione di Sasso che mi ha dato per due mandati un’ampia fiducia (alla quale ha corrisposto il mio impegno costante, per esserne degno) per la situazione che si è venuta a creare. Niente, però, avviene per caso. Gli ultimi incontri organizzati fatti nella frazione dal sindaco, e poi anche da me, hanno evidenziato una situazione di difficoltà e di immobilismo: ad esempio, si è detto chiaramente che nessuna opera verrà realizzata nei prossimi anni, nemmeno il completamento dei lavori della strada che porta al paese e che ha una grande importanza per il nostro popolo di pendolari.
La “democrazia partecipata”, che era un elemento distintivo e caratterizzante della lista “Progetto Viva Asiago, è stata sepolta e abbandonata. Senza parlare dell’urbanistica, un campo nel quale non ho condiviso alcune scelte importanti (come i campi di golf e i volumi edificabili ad essi collegati): il rammarico maggiore è quello di aver proposto degli emendamenti in consiglio comunale, senza che questi venissero presi in considerazione.
A questo punto vorrei tornare sul tema degli incontri di maggioranza, uno strumento utile per un doveroso confronto di idee e per riflettere sulle decisioni da prendere con il contributo di tutti; con grande dispiacere li ho visti  diventare sempre meno frequenti e poi scomparire quasi del tutto. Non sono più disposto, anche per difendere la mia dignità di cittadino e di consigliere, di andare in consigli comunali convocati solo per ratificare decisioni già prese da altri. Che fine ha fatto la partecipazione e la condivisione delle scelte che avrebbe dovuto caratterizzare il gruppo della lista “Progetto Viva Asiago”?
È questa la ragione di fondo che mi ha portato, in alcuni consigli, a  votare in maniera diversa dalla maggioranza del gruppo, anche se ho sempre  cercato di mantenere la polemica nei limiti della correttezza e di formulare delle proposte alternative e, a mio giudizio, migliorative.  
Ed è questa la ragione di fondo che mi ha indotto a presentare oggi le mie dimissioni da consigliere comunale. Lo faccio con dignità e con onestà intellettuale, denunciando una situazione molto diffusa nei comuni, ma dalla quale, come lista “progetto Viva Asiago!” ci eravamo proposti di tenere lontana la nostra città: volevamo coinvolgere i cittadini, ma di fatto abbiamo delegato alla giunta tutte le scelte amministrative. Quale ruolo può svolgere, in questa situazione, un consigliere comunale?
Vorrei concludere augurando buon lavoro a tutti i colleghi ed in particolare a chi prenderà il mio posto. Per quanto mi riguarda, mi auguro che il tempo cancelli l’amarezza di questi mesi e faccia rivivere nei miei ricordi i tempi in cui, secondo me, il gruppo “Progetto Viva Asiago” era più unito, più entusiasta e più in sintonia con la gente.  
Asiago, giovedì 17 maggio 2012
Ivan Baù

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