venerdì 26 gennaio 2018

Episodio 2°: Il nodo dei parcometri ad Asiago arriva al pettine: i veri costi del parcheggio interrato ricadono sui cittadini.



Per leggere l’ “Episodio 1°” cliccare qui.

Asiago. Pare di essere tornati indietro di diversi secoli, ai tempi della Federazione dei Sette Comuni.

All’epoca era la città di Vicenza, storicamente e per lunghi secoli ostile ai “Cimbri dei Sette Comuni”, a voler mettere la parola fine ai “privilegi” degli antichi abitatori. Ora è la convenzione tra la società  SCT, dalle lande di Savona, e l’attuale Amministrazione comunale a voler togliere ai residenti il privilegio, per tanti anni loro riconosciuto, di sostare gratuitamente con le auto all’interno delle piazzole “strisce blu” del centro cittadino.

Veniamo al dunque.

Da alcuni giorni, con il nuovo anno, sono state installate le nuove macchinette SCT che rilasciano i ticket per la sosta delle autovetture sulle strisce blu.

L’inaspettata sorpresa giunge SUBITO DOPO (a lavori ancora da iniziare) che SCT si è aggiudicata la costruzione e gestione del parcheggio interrato di Via Trento Trieste, niente meno che per i prossimi 30 anni.

Il vero problema non sta nella complessità dell’uso delle nuove macchinette per l’emissione del biglietto per i residenti (la procedura per l’emissione del biglietto a pagamento, per contro, è intuitiva e semplice, basta inserire le monete…!), ma sta, invece, nel fatto che, per ogni singola targa digitata, viene emesso un unico biglietto di sosta gratuita nell’arco della giornata.


Le macchinette sono tutte collegate in circuito in “cloud”, per cui l’emissione di ulteriori biglietti gratuiti presso altre colonnine è preclusa in assoluto (anche se si vuole sostare in altre zone del paese). Al digitare la stessa targa, gli utenti verranno avvertiti sullo schermo che il Bonus è già stato usufruito.

Nonostante il regolamento lo prevedesse, non era comunque cosa nota ai cittadini asiaghesi che tale beneficio fosse limitato ad una sola fruizione giornaliera, non ripetibile nemmeno in altre zone del paese.

Dopo la prima fruizione gratuita, non vi è altra strada che quella di pagare per le ulteriori soste che si volessero effettuare nell’arco della giornata.

Non nascondiamo, ad ogni modo, che il sistema precedente si prestava ad abusi.

Ma così proprio non va…!

La novità non trova spiegazioni in punto di organizzazione/gestione del traffico (il centro cittadino, diversamente da altre zone, ha condizioni di traffico fluido e non particolarmente critico nemmeno in alta stagione), bensì solo nell’intento prettamente lucrativo. Insomma, come scrivevamo a proposito del parcheggio interrato di Via Trento e Trieste convenzionato con SCT “ … 30.000 euro di minor introito annuo per trent’anni andranno ad aggravare un bilancio comunale…”; per caso, non sarà che i nuovi “dazi” da parcometro sostenuti dai cittadini asiaghesi finiscano col finanziare proprio il parcheggio interrato?!?


Tali fatti stanno a dimostrare che SCT, con l’aggiudicazione della costruzione del parcheggio interrato di Via Trento Trieste, ha assunto una posizione di pieno potere per 30 anni.

Il nodo di questa scelta avventata e vincolante che la lista “SìAmo Asiago - Insieme per l’Altopiano ha più volte cercato di ostacolare, è arrivato al pettine.

Cari concittadini, ora tocca a voi: fatevi sentire…


lunedì 22 gennaio 2018

Nuovi dispositivi per ticket parcheggio su linee blu!




Molti cittadini ci hanno contattato per chiedere se sono loro a non avere ben chiaro il loro funzionamento o, invece, se è difficile capire per tutti come ottenere i 30' gratuiti previsti per i residenti.
Quindi siamo andati a fare le verifiche del caso!
L'indicazione che appare più chiara è l'inserimento del denaro rispetto ai tempi di sosta, mentre non è facile capire quali siano le indicazioni per i cittadini residenti. Non solo, trovandoci ad aiutare  alcuni utenti sul loro utilizzo, ci si rende conto che la difficoltà che hanno, sopratutto (ma non solo!) gli anziani, è quella  di tornare alla propria auto, leggere e memorizzare il n. di targa, per poi tornare ai suddetti dispositivi e finalmente ottenere il ticket.
Molti di noi  si sono ingegnati, con l'utilizzo del proprio smartphone, ad imprimere il numero di targa  tramite una fotografia; purtroppo però, non tutti coloro che accedono ai servizi sono così tecnologici! Sosteniamo quindi che sia doveroso per chi eroga un servizio pubblico, fornire ogni informazione in maniera comprensibile a tutti e fin dal primo momento in cui tale dispositivo viene messo in funzione.
Verificheremo infine, se tali congegni rispettino le normative vigenti sulla privacy dei cittadini.