A cura dello stesso gruppo leggo poi sul Giornale di Vicenza, edizione di sabato 29 marzo, nella rubrica delle lettere, una richiesta di smentita avanzata alla direzione del giornale da parte dello stesso gruppo, a firma di Ivan Bau e Maurizio Rossetto. Il tutto in riferimento ad un articolo redatto nei giorni precedenti dal corrispondente da Asiago Gerardo Rigoni che, ipotizzando nel capoluogo ben cinque liste in concorrenza tra loro, scrive come la lista in questione sia di ispirazione grillina. A questo punto diventa scontato chiedere chiarimenti ai diretti interessati.
- Signor Bau’, nel vostro comunicato affermate di non volere alcuna etichetta politica mentre sul Giornale di Vicenza l’articolista vi definisce addirittura di ispirazione grillina. Mi puo’ gentilmente offrire un chiarimento a tal proposito?
”A nome di tutto il gruppo lo faccio ben volentieri, come del resto avra’ capito dalla lettera che abbiamo inviato al Giornale di Vicenza. Quanto scritto da Gerardo Rigoni non ha alcun fondamento e probabilmente trova radici in voci di corridoio assolutamente infondate, che il giornalista ha fatto gratuitamente sue senza sentire il dovere di verificarle. Lamentiamo infatti di non essere stati in alcun modo interpellati come normalmente un cronista dovrebbe fare. Oltretutto, parlando con il caporedattore del Giornale di Vicenza, avevamo chiesto che la nostra richiesta di smentita venisse pubblicata non tanto nella rubrica delle lettere, quanto nella solita pagina dedicata all’Altopianodei 7 Comuni. Il tutto per non lasciare traccia di ombre nel nostro elettorato”.
- Signor Bau’, al di la’ di questo per voi increscioso episodio, se le liste dovessero essere veramente cinque, non le pare che questo comporti un eccessivo frazionamento dell’elettorato con conseguente dispersione di intenti e di progetti?
- “Sicuramente, ma anche questa è una manifestazione di democrazia e di disagio. Sono dell’opinione che l’attuale Amministrazione Gios/Roberto Rigoni abbia diviso in fazioni gli animi, creando altri gruppi di interesse di contrapposizione all’attuale modo di fare “politica”. L’arroganza, la mancanza di trasparenza, il dar adito a voci porta a questo. Un comportamento che ha ulteriormente aizzato gli animi. Anche se son convinto che le “boutade giornalistiche” di questo tipo siano solo motivate per creare confusione su basi inaffidabili, una forma di “divide et impera” per fare audience . Presto vedremo le reali sostanze dei gruppi. “SìAmo Asiago” è carne non carta. Il sito http://siamoasiago.blogspot.it/ conferma la coerenza del nostro agire. Credo che mai come ora ci sia bisogno di un sindaco veramente per i cittadini, a disposizione di tutti e che condivida la pace e non cerchi la divisione per ”imperare”. Un sindaco che rassereni ed unifichi per una finalita’ molto piu’ elevata. ”Siamo Asiago” lavora da mesi per questo”.
Fin qui Bau’. Personalmente non prendo neppure in considerazione la risposta del corrispondente Rigoni alla legittima richiesta di smentita avanzata dal gruppo in questione, risposta apparsa sempre sull’edizione del Giornale di Vicenza del 29 MARZO; bensi’ come giornalista professionista, ahime’! di lunga data e consumata esperienza, mi meraviglio che un giornale, oltretutto diretto da un celebre collega, invece di scusarsi con i signori Bau’ e Rossetto per il superficiale comportamento del proprio corrispondente, abbia pubblicato la legittima richiesta di smentita nella rubrica delle lettere.
Gianadolfo Trivellato
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