Tassa di soggiorno. In breve, facciamo un po' di chiarezza sull'iter di adozione.
Come noto a molti, la legge di stabilità 2016 aveva di fatto vanificato l'attuazione della tassa di soggiorno nei Comuni d'Italia. Così ad Asiago, l'efficacia della Delibera Comunale n. 48 del 18-10-2016, di introduzione a livello locale di questo tributo, né è risultata "sospesa"; di fatto, con ciò, si è impedito agli Enti Locali qualsiasi manovra incidente sulle entrate correnti. Ora, con un nuovo atto normativo, tale impedimento è stato superato: il Comune di Asiago ha, quindi, adottato la Delibera di Consiglio n. 34 del 17-08-2017 di applicazione della tassa di soggiorno nel nostro Comune, ipotizzando di ricavarne un introito stimato in 300 mila euro annui. (vedi cit.).
Tassa di soggiorno? No grazie "Altovicentino news"
Critiche Confcommercio "Giornale dell'Altopiano"
Arriva la tassa di soggiorno ad Asiago "Giornale di Vicenza"
In merito a presunte votazioni all'unanimità nel Consiglio Comunale di Asiago di adozione della tassa di soggiorno.
In materia di
tributi comunali, la tassa di soggiorno
è un argomento di scottante attualità.
Vero è che se
ne discute in termini piuttosto accesi in questo periodo e vi sono posizioni
anche fortemente contrapposte tra i rappresentanti di categoria e l’Amministrazione
comunale di Asiago.
Non entro nel
merito della diatriba e delle ragioni di parte.
Nella pubblicazione di sabato 04 novembre 2017, del giornale dell'Altopiano, appare un articolo nel quale si tratta
proprio di questo, tassa di soggiorno introdotta dall'Amministrazione
comunale con la recente delibera consigliare n. 34 del 17/08/2017. Ivi, viene
posta particolare enfasi sul fatto che la delibera consigliare citata sarebbe
stata adottata all'unanimità dei presenti, ossia con il voto favorevole di tutti i Consiglieri comunali
presenti alla seduta.
Ecco la
dichiarazione del Sindaco, che riporto di seguito alla lettera: “L’imposta – spiega Rigoni Stern – oltre ad essere stata approvata
all’unanimità dal consiglio comunale (maggioranza e minoranza) è stata
voluta proprio dalla stessa categoria dei commercianti che ne ha sostenuto
efficacemente e con convinzione l’applicazione”.
La
sottoscritta, quale esponente della Lista civica “SìAmo Asiago – Insieme per
l’Altopiano”, ha espresso invece un voto
di astensione, motivato da una serie di perplessità e riserve (come
detto, sollevate da più parti), come meglio risulta dalla personale
dichiarazione in sede di votazione della delibera stessa.
Monica Dalle Ave, quindi, non ha dato il
proprio voto favorevole alla introduzione della tassa di soggiorno ad Asiago.
A mio parere,
il vero tallone d’Achille di questa tassa – soprattutto di questi tempi in cui
non si fa altro che parlare di scelte condivise a livello comprensoriale - è
che non è stata concertata con gli altri (tutti) Comuni dell’Altopiano!
Evidentemente,
il Sindaco tenta di avallare e giustificare l’operato della propria
Amministrazione con consensi che non ha, dando una visione travisata dei
fatti: la minoranza che ha votato a favore del provvedimento in questione
è la Lista “Di’ Asiago”, rappresentata dal consigliere Gatti Alessandro, quale Capogruppo.
Non è la
prima volta che il Sindaco mi attribuisce – per giunta sui giornali - dichiarazioni
e voti diversi da quelli da me realmente espressi. Non posso accettarlo come Capogruppo della Lista “SìAmo Asiago – Insieme per l’Altopiano”.
Trovo simili
atteggiamenti poco corretti e invito il Sindaco ad essere più
prudente e preciso di quanto lo sia stato finora: ne va della credibilità e
trasparenza della mia persona quale amministratore comunale di opposizione e
Capogruppo della mia Lista, prerogative per me irrinunciabili. Perciò non
transigo!
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