E’ forse la prima volta che una
minoranza sorpassa una maggioranza, sorpasso per così dire burocratico ma
sempre sorpasso è. Veniamo al dunque. Siamo in compagnia del parroco e con lui
comprendiamo la necessità di dover sostituire la cella campanaria ormai
obsoleta e la necessità di dare completezza musicale al suono delle campane
aggiungendo propria la campana del “la”, che è la sesta nota della scala maggiore di Do, ma anche la prima nota (la tonica) della scala minore di La, ossia la
scala minore "fondamentale".
Va da sé l’importanza che un campanile
ha per la propria gente e siccome si sente sempre parlare di campanilismo da
abbandonare per una globalizzazione da abbracciare, stavolta, sentite queste
necessità ma soprattutto sentita la difficoltà finanziaria della parrocchia
nell’affrontare una spesa di oltre 150.000 euro, le due liste di minoranza si
sono incontrate (DiAsiago - Capogrutto Alessandro Gatti e SiamoAsiago - Capogruppo Monica Dalle Ave) ; hanno così deciso di organizzare un incontro con il Presidente
della Prima Commissione del Consiglio regionale del Veneto, Toniolo Costantino, presentando un emendamento al bilancio di
previsione per il 2015, evidenziando quanto sia giusto difendere questo tipo di
“campanilismo”.
Il suono della campana raduna, il suono della campana rallegra,
il suono della campana avvisa, insomma non si può fare a meno della campana. Il
motivo che ha spinto dunque i due gruppi a lavorare assieme per questo
obbiettivo è stato il sottolineare quanto le campane rappresentino sì un
simbolo religioso, culturale e storico ma altresì abbiano grande valore di
comunità, ciò che oggi è cosa assai rara e preziosa. E così l’appello della
lista Dì Asiago e Siamo Asiago-Insieme per l’Altopiano è stato accolto con
l’inserimento dell’emendamento nel bilancio previsionale 2015 facendo sì che le
campane del nostro campanile continuino a suonare.
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