Pubblichiamo email giunta da un residente di Sasso:
Riportiamo dal giornale di Vicenza, l'art. che potete trovare qui, si legge che " Il sindaco Andrea Gios ha immediatamente imposto una viabilità alternata lungo il ponticello, visto che il lato di valle versa in condizioni di stabilità nettamente migliori."
Ci dispiace che il Sindaco non abbia parlato di un intervento urgente di messa in sicurezza ed abbia solo imposto la viabilità a senso unico.
Il passaggio ora si trova in piena curva, con una pericolosità molto alta, speriamo che oltre la ponte decadente non vi sia ora un maggior pericolo di viabilità. Sarebbe anche opportuno che la strada, cogliendo l'occasione, venisse anche allargata in questo punto. Già molto stretto e pericoloso. Potrebbe essere un peccato non sfruttare l'occasione della messa in sicurezza per un ampliamento del ponte di almeno un metro, sicuramente un intervento che andrebbe in sinergia con il futuro ampliamento della strada. Certo siamo in parte anche nel territorio di Valstagna e forse questo potrebbe un po' frenare le pratiche burocratiche. Ma è anche vero che la situazione è grave ed urgente. Vedremo ora i tempi di rifacimento e le opportunità di fare un buon lavoro.
Facciamo quindi partire il cronografo.... ed il cronoprogramma :).
Un residente della frazione di Sasso.
ASIAGO. Nella strada per Sasso istituito un senso unico alternato. Le intense precipitazioni hanno deteriorato parte della struttura portante Lavori al via tra dieci giorni
Rischio crollo lungo la strada per la frazione Sasso. Il ponte situato in Val Chiama all'incrocio con la Val di Melago, lungo la strada comunale Asiago-Sasso, risulta gravemente deteriorato nei supporti della carreggiata. La scoperta è stata fatta dai dipendenti degli uffici Tecnico e del Patrimonio del Comune di Asiago, intenti a controllare i punti di scorrimento delle acque dopo gli intensi nubifragi dell'autunno scorso. Mercoledì è toccato alla strada comunale di Sasso e al ponticello che attraversa il letto di un torrente, normalmente in secca, che scarica le acque provenienti dalla Val di Melago. Già al primo impatto i tecnici comunali, assieme ai periti ingegneri Paolo Costa e Massimiliano Pretto, si sono accorti che le la struttura portante (costituita da travi in acciaio poste a circa un metro l'una dall'altra, sovrastate da un solettone in cemento di 35 centimetri), è gravemente deteriorata. La prima trave dal lato di monte è in pratica priva di anima: con una sollecitazione forte come un nuovo acquazzone o un camion particolarmente carico, il ponte potrebbe anche crollare. E anche se l'altezza è di poche decine di centimetri, chiunque transitasse in quel momento subirebbe danni al proprio mezzo, oltre a rischiare conseguenze fisiche. Il sindaco Andrea Gios ha immediatamente imposto una viabilità alternata lungo il ponticello, visto che il lato di valle versa in condizioni di stabilità nettamente migliori. «La struttura originale, di cui fa parte il lato a monte, risale con ogni probabilità a poco dopo la fine della Grande Guerra - spiega il sindaco -.
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Gerardo Rigoni
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