E’ giusto trascorso un anno da quando la Consigliera DalleAve Monica presentò un emendamento (Prot. 2171 del 12/02/2016) che chiedeva al
suo interno due punti; uno dei due riguardava appunto la sistemazione e messa
in sicurezza della strada che porta alla frazione Sasso di Asiago. Per chi non conosce questo Sito, si può certo
dire che ha una sua nota identità territoriale ricca di storia e tradizioni che
attraggono centinaia di turisti (vd. Calà del Sasso, Festa di S.Antonio, Museodei Tre Monti, Monumenti a Roberto Sarfatti del Terragni etc..).
La frazione Sasso, con la sua Società Sportiva, è sempre
stata promotrice di eventi di grande portata, come ad es. festa di S.Antonio e di molte altre iniziative,
che coinvolge in modalità di volontariato, tutti gli abitanti della frazione. Per il turista che vuole
raggiungere la zona c’è un percorso stradale di circa 4 km dal bivio con la
strada di Bassano; tale percorso è tappezzato di buche (come d'altronde buona
parte delle strade del Paese) che non danno decoro e dignità a tutto quanto il
lavoro che implica la promozione di tali eventi. La strada è concettualmente
intesa anche come biglietto da visita per il turista. Più volte si è provveduto
a rattoppare negli anni i manti bitumati ma tali rappezzi, purtroppo, non
possono essere considerati esaustivi, anche soprattutto sotto il profilo della
sicurezza stradale. Inutile sottolineare, anche, come tale tratto sia percorso
giornalmente da scuolabus ed abitanti che si spostano per lavoro. Rammentiamo
che pure gran parte dei residenti della Frazione di Stoccareddo di Gallio
utilizzano tale percorso giornalmente.
E’ di pochi giorni fa la dichiarazione da parte dell’Assessore
ai lavori pubblici Sella Franco, (https://www.vicenzareport.it/2017/03/asiago-asfaltatura-lavori-frazione-sasso/)
che dichiara che si provvederà ad una parte di intervento di 500 mt (su 4 km)
di strada deteriorata e insicura; tale tragitto è già stato oggetto di
discussione in sedute pubbliche svolte appunto in frazione Sasso, soprattutto
per il tratto dove è stata realizzata la pista di motocross e dove si sono
registrati cedimenti importanti. Tra le dichiarazioni riportiamo l’intenzione
da parte dell’Amministrazione di completare l’intera strada nei prossimi anni.
Dichiarazione che gli abitanti della zona hanno udito più e più volte negli
anni e da più amministratori! Facciamo anche presente che l’amministrazione
Gios, aveva iniziato un percorso di lavori di messa in sicurezza e di
allargamento della careggiata già diversi anni fa. Ora ci avrebbe fatto piacere
sentire dall’Assessore che quel criterio di allargamento, sviluppato in due
stralci di lavori pubblici, fosse eseguito anche ora con una progettualità e
non con una semplice manutenzione straordinaria sugli asfalti come detto. Così
nelle parti più pericolose della strada, ovvero proprio all’altezza della nuova
pista, si sarebbe potuto dare una coerenza all’allargamento e al criterio
citato prima. Si ricorda che il rifacimento del ponticello (Val Chiama),
rifatto perché pericoloso, è stato effettuato, appunto, mantenendo una maggiore
larghezza in vista dell’allargamento della strada stessa. Oltre a ciò vogliamo
sottolineare che, dopo i lavori effettuati sulla pista di motocross, il piano
di scolo delle acque limitrofe si è alzato dirompendo sulla strada (vd. foto
allegate).
Come si nota si è andato a creare un vero e proprio laghetto di
superficie, la cui formazione non è certo da imputare, come esplicato durante
la seduta di cui sopra, al cambiamento climatico. Ecco perché, facciamo
pressione affinché il progetto sia di ampliamento e messa in sicurezza del
tratto e non solo di asfaltatura.
L'acqua di superfice |
Basterebbe poco, ma ci vuole una visione di programmazione (come
da promesse elettorali) e non prendere
in considerazione le asfaltature e solo quelle.
Ora poniamo una domanda: Perché non appoggiare un
emendamento della minoranza che aveva a suo tempo rilevato tale pericolo? Le minoranze
e i loro emendamenti non vanno ascoltati e/o appoggiati mai? Siamo venuti a
conoscenza anche di un incidente proprio in quella zona e, al di là delle sue
dinamiche, dare importanza alla prevenzione in senso di sicurezza stradale è
forse utopia? I soldi, come da noi proposto, c’erano ma non si è data la giusta
importanza e priorità fintanto che non si è stati obbligati a prenderla in
considerazione.
Ora attendiamo fiduciosi che tale promessa, una volta per
tutte, sia mantenuta.
Metà careggiata occupata dalla pozza |
Il pericolo buche |
Il ponte sul confine con il comune di Valstagna |
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